Nel glossario Test COVID-19 il tema trattato è quello dei test per la diagnosi e il rilevamento dell’infezione da SARS-CoV-2. I termini inseriti rientrano nel settore Eurovoc dedicato alle questioni sociali. In particolare essi fanno capo all’argomento NT2 diagnostica medica. Le lingue di lavoro sono l’italiano, l’inglese e il tedesco.
Autore | Melissa Ambrosetti, Maria Chiara Sangalli |
data compilazione | 11 gennaio 2021 |
Settore Eurovoc | 28 QUESTIONI SOCIALI |
argomento eurovoc | NT2 diagnostica medica |
parole chiave | virologia, COVID-19, test, diagnostica, epidemiologia |
argomento | Test COVID-19 |
lingue | it, en, de |
n. voci | 17 |
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2841_Fonti_glossario-Test-Covid19.docx – Scaricato 313 volte – 49,62 KBL’obiettivo iniziale del glossario Test COVID-19 qui presentato era quello di redigere un glossario con termini inerenti alla virologia, e in particolare al COVID-19. Dopo aver raccolto informazioni sull’argomento e a seguito di un brainstorming dei termini che più frequentemente occorrono in questo campo, ci si è però resi conto di dover circoscrivere il lavoro a una microarea più specifica. Si è quindi scelto di concentrarsi sui test per la diagnosi e il rilevamento del nuovo coronavirus.
Ai termini si è cercato di dare definizioni che fossero il più generiche possibili. Essi sono poi stati contestualizzati nella specifica microarea del Covid mediante l’uso della sezione “contesto”. Questo ha generato un problema per il termine “test combinato”, per il quale non è stato possibile reperire una definizione generica. Il test combinato è infatti utilizzato in diversi ambiti della medicina ed è generalmente definito in base alla microarea in cui viene utilizzato. Ci si è quindi basati sulle definizioni specifiche disponibili in italiano e se ne è elaborata una che includesse le diverse tecniche, traducendola poi sia in tedesco che in inglese.
Si è verificato anche il caso di più corrispondenze per un unico termine, come ad esempio “NAAT” che in tedesco appare sia come “Nukleinsäureamplifikation” che come “Nukleinsäure-Amplifikations-Technik”. In questo caso è stata d’aiuto la ricerca avanzata di Google: per entrambi i termini sono stati confrontati il numero dei risultati e il tipo di fonti. In base quindi alle occorrenze e all’affidabilità delle fonti si è optato per il termine migliore e l’altro, poiché egualmente corretto, è stato inserito nella casella dei sinonimi.
Per il termine “pungidito”, invece, esiste sia il traducente “finger prick” che “finger stick”. All’inizio si è pensato che i termini fossero usati in maniera differente a seconda dello stato, rispettivamente finger stick negli Stati Uniti e finger prick in Gran Bretagna. I siti dei relativi governi tendevano infatti ad usare i termini come sopra specificato. Per verificare quest’ipotesi di regionalismo si è utilizzata nuovamente la ricerca avanzata di Google (in particolare si è effettuata una ricerca per area geografica), che ha tuttavia smentito le ipotesi iniziali. Tutti e due i termini sono infatti usati sia in AE che in BE. Per questo motivo sono stati mantenuti entrambi: uno come termine, l’altro come sinonimo.
Anche l’uso di anglicismi ha costituito una fonte di riflessione. Com’è noto, essi sono molto più frequenti e comuni nella lingua tedesca rispetto che in quella italiana. Ha fornito un chiaro esempio di questo il termine “pool testing”. Per quanto la tecnica non sia ancora ampiamente diffusa in Italia, le fonti a riguardo parlano nella maggior parte dei casi di “test aggregati” e traducono quindi il termine in italiano. In tedesco invece, dove sia la tecnica che il termine sono più diffusi, si usa più spesso il termine inglese “Pool testing”, o, in alternativa, “Pool Testung”. Solo raramente il termine viene tradotto in tedesco.
Inoltre, essendo il macrotema del glossario Test COVID-19 un virus inedito, non ci ha stupito riscontrare una fervente e continua nascita di nuove tecnologie e, di conseguenza, di termini, che spesso si assomigliano nelle tre lingue. Allo stesso modo, non ci ha stupito notare che i siti vengano frequentemente aggiornati. La mole di informazioni che si accumula ogni giorno è infatti decisamente ampia. Abbiamo poi trovato interessante il fatto che, essendo una situazione seria, inedita e di pubblico interesse, molti enti governativi forniscano al pubblico delle tabelle esplicative, nelle quali raggruppano in modo semplice ed efficace le tipologie di test disponibili e le rispettive procedure.
Infine, ha fornito un ulteriore spunto il termine “test autodiagnostico”, non molto diffuso in italiano e in tedesco, ma ampiamente utilizzato in inglese, in particolare negli Stati Uniti. L’uso del termine riflette la normativa in merito ai test autodiagnostici, che in Europa ne vietava la vendita. Negli Stati Uniti invece la Food and Drug Administration statunitense ha rilasciato nel novembre 2020 un’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) per il primo test diagnostico COVID-19, il cosiddetto self-test.